Ecco il Trekking della Dorsale dei Nebrodi. Una avventura unica in Sicilia. Esperienza impegnativa ma per vivere davvero i Nebrodi. Trekking di 3 giorni e 2 notti che attraversa il più lungo itinerario escursionistico dell’isola la Dorsale dei Nebrodi seguendo il tracciato del Sentiero Italia. Si percorre il Parco da est a ovest per 70 Km. Il tragitto permette di godere dei panorami e degli ambienti naturali più belli del Parco, dalle faggete ai laghi di montagna. Organizzazione Attilio Caldarera Vai col Trekkinge Ass. I Nebrodi.
Guida: Attilio Caldarera, 349 7362863, attiliocaldarera@gmail.com –www.vaicoltrekkingsicilia.com – www.attiliocaldarera.com
Quota di partecipazione: € 270,00 (comprendono: guida, assicurazione, organizzazione, 2 pernottamenti in struttura una sera e tenda l’altra, cene, pranzi al sacco, colazioni, transfer).
Ritrovo: venerdì, ore 07,00 Santo Stefano di Camastra.
Fine attività: domenica ore 17,00 Santo Stefano di Camastra (ME).
Viaggio: utilizzo auto propria, transfer con pulmino. Difficoltà: Impegnativa.
Attrezzatura necessaria: abbigliamento da trekking, zaino, sacco a pelo.
La Dorsale dei Nebrodi è l’itinerario più spettacolare ed avventuroso all’interno del Parco; una traversata di quasi 70 km in prossimità della cresta montuosa dell’area protetta più grande della Sicilia. Straordinaria la varietà di ambienti, paesaggi, flora, fauna che si potranno osservare durante il trekking: boschi maestosi e fittissimi (faggete di Pizzo Fau, Mangalaviti, Serra del Re), rarità botaniche (bosco della Tassita), zone umide di grande interesse e fascino (Maulazzo, Biviere, Cartolari, Trearie), spettacolari punti panoramici (solo alcuni tra i più belli: P.lla Pomiere, Monte Pelato, P.lla Biviere, P.lla Testa). I centri abitati di riferimento sono Floresta, ad Est, comune più alto della Sicilia (1272 m s.l.m.) e Mistretta, ad Ovest (950 m s.l.m.), L’itinerario che andremo a percorrere si suddivide in 4 tappe e sarà percorso da Est ad Ovest, partendo da Case Badessa (Tortorici) e arrivo presso l’Urio Quattrocchi (Mistretta). Non verranno percorsi a piedi i primi e gli ultimi km, su strada asfaltata e meno significativi dal punto di vista paesaggistico e naturalistico. Per quanto riguarda i pernottamenti, il trekking prevede il bivacco in tenda o l’accantonamento in sacco a pelo in aree e strutture appositamente individuate. E’ comunque prevista la possibilità di optare, comunque, per il pernottamento nelle strutture ricettive poste più vicine alle aree (vedere info e dettagli)
Prima tappa: Case Badessa – Portella Femmina Morta (km 26)
Da Portella Mitta, sulla S.S.116, nei pressi di Floresta, s )i giunge in auto/bus fino a Case Badessa, da dove ha inizio il trekking vero e proprio. Questa prima tappa attraverserà le zone più ricche d’acqua dei Nebrodi: incontreremo frequenti ruscelli, stagni, e, soprattutto, i laghi montani Trearie e Cartolari, tra i più grandi ed importanti dei Nebrodi. I primi km si percorreranno tra ampi pascoli e stupendi panorami su entrambi i versanti, che spaziano dalla costa tirrenica alla mole dell’Etna, per deviare leggermente alla volta dei laghi Trearie e Cartolari. Breve sosta nell’area attrezzata Cartolari e poi lungo la Dorsale fino a Portella Scafi e poi al Lago Biviere di Cesarò (1250 m s.l.m.), posto alle pendici di Monte Soro, vetta più alta dei Nebrodi, con i suoi 1848 m s.l.m. Il Biviere costituisce la zona umida d’alta quota di maggior valore naturalistico della Sicilia; noi ne percorreremo il periplo per apprezzarne tutte le sfumature. Dalla zona si può inoltre ammirare un imperdibile panorama che spazia dalla zona costiera, alle Isole Eolie, all’Etna. Ultimi pregevoli siti della tappa sono il Lago Maulazzo e la faggeta di Sollazzo Verde, per arrivare, dopo pochi km, a portella Femmina Morta, punto finale della giornata.
Seconda tappa: Portella Femmina Morta – Portella dell’Obolo (km 21)
Si riparte di buon’ora in corrispondenza della S.S.289, per giungere in poco tempo a Portella Miraglia, da cui ammirare l’ampio panorama della rimanente parte di Dorsale, l’onnipresente mole dell’Etna e, ad est, l’inconfondibile massiccio di Monte Soro. Si prosegue quindi senza particolari difficoltà ed immersi quasi sempre nella faggeta, intervallata da alcuni bei scorci panoramici, per deviare poi verso Monte Pelato (1566 m s.l.m.), da dove si può godere, nelle giornate limpide, un’imperdibile panorama a 360°, su un’ampia parte della Sicilia. Dopo un breve e ripido fuoripista che ci consente un pregevole scorcio sul settore occidentale della Dorsale, ci si immerge nuovamente nella faggeta, in un susseguirsi di colli e vette, fino alla stupenda radura di Piano Contrasto e la cima di Pizzo Fau (1680 m), punto più alto della tappa. Da qui, il percorso è prevalentemente in discesa fino a Portella dell’Obolo, all’incrocio con la S.P. 168 Caronia-Capizzi. Ancora pochi minuti di facile percorso per giungere al campo tende.
Dettagli seconda tappa
Distanza: km 21
Dislivello in salita: 670 m
Dislivello in salita: -780 m
Tempo di percorrenza (escluso soste): 7,5 h
Terza tappa: Portella dell’Obolo – Urio Quattrocchi (14 km)
Ultima tappa meno impegnativa delle precedenti, ma non meno ricca di bellezze naturalistiche. Primo fra tutti il meraviglioso bosco della Tassita, che merita una visita approfondita per le particolarità vegetazionali, con il raro Tasso Baccato, che solo qui è presente in popolamento apprezzabile, e monumentali alberi di faggio e acero montano. Si prosegue quindi in saliscendi, con suggestivi tratti su sentiero e fuoripista, per giungere alle pendici di Pizzo Bidi, dove effettuare la sosta. Da qui si scende decisamente di quota fino ai margini del bosco e della strada carrata che ci condurrà, tra gli ampi panorami delle vallate, all’Urio Quattrocchi (1050 m s.l.m.), piccolo ma interessante specchio d’acqua con area attrezzata, in territorio di Mistretta, punto di arrivo di questo magnifico trekking.
Dettagli terza tappa
Distanza: km 10
Dislivello in salita: 350 m
Dislivello in salita: -650 m
Tempo di percorrenza (escluso soste): 5 h
Note: Si tratta di un trekking abbastanza impegnativo, che richiede una buona base di allenamento, dovendosi affrontare significativi dislivelli giornalieri e marcia fino a 6-7 ore con zaino in spalla. E’ comunque una sfida che regalerà emozioni indimenticabili per la varietà di aspetti paesaggistici e naturalistici, probabilmente unici in Sicilia, che si potranno ammirare durante il trekking.